Come controllare livelli auto
5 Controlli dei livelli semplici e fondamentali alla portata di chiunque.
CONTROLLO DEI LIVELLI: 5 controlli che possiamo effettuare tutti, essenziali e semplici.
Una delle operazioni tanto fondamentali, quanto semplici, è il controllo dei livelli: Per controllo dei livelli intendiamo principalmente il controllo del livello dell’olio motore, del liquido refrigerante (c.d. liquido di circuito), del liquido freni e servosterzo e del liquido lavavetri (o tergicristalli).
1) OLIO MOTORE
Il più famoso è il controllo del livello dell’olio motore; l’olio motore garantisce il corretto funzionamento di tutto l’impianto, non deve essere troppo vecchio perchè perde le sue caratteristiche di viscosità. La viscosità è quella grandezza fisica che misura la resistenza di un fludio allo scorrimento. Capiamo bene che è un valore vitale del corretto funzionamento del motore stesso.
Come si misura?
Dobbiamo tenere presente 2 SITUAZIONI fondamentali: MOTORE FREDDO + VETTURA IN PIANO
Il motore freddo è necessario perchè altrimenti potremmo trovare olio nel circuito e non tutto nella coppa dell’olio, quindi rischieremmo di prendere una misurazione minore rispetto all’effettiva quantità presente, mentre in piano perchè l’inclinazione, a seconda della dimensione e della forma della coppa dell’olio, potrebbe ingannarci nella misurazione stessa.
Il livello giusto dell’olio è “a metà” della zigrinatura dell’asticina, poco sopra o poco sotto non è preoccupante.
Se c’è POCO OLIO: sconsigliamo sempre i rabbocchi, perchè potremmo rischiare di mischiare olii di viscosità diversa, marche diverse ma “età di funzionamento” diversa, quindi fare un mix che non fa proprio bene al motore, se c’è poco olio è il caso di fare un tagliando, con urgenza.
Se c’è MOLTO OLIO: abbiamo un problema serio, escludendo l’ipotesi di averne messo troppo, riconduciamo poche ipotesi:
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- IL MOTORE FUNZIONA POCO E MALE: nella coppa dell’olio si crea condensa, trafila carburante per miscela o iniezione particolarmente ricca di carburante.
- TESTATA ROTTA: la rottura della guranizione testa o della testata stessa, fa sì che si mischi l’olio motore con il liquido refrigerante (ecco perchè con “la guarnizione testata vecchia, la macchina “mangia acqua”).
- SCAMBIATORE di calore rotto: Lo scambiatore è quel componente che permette all’olio di raffreddarsi una volta uscito dal “giro del motore”, prima che ritorni a compiere il nuovo giro.
- RIGENERAZIONI FAP: Durante le rigenerazioni (spesso quelle mancate) può capitare l’infiltrazione di gasolio nell’olio, mischiandosi, degradando l’olio e facendone aumentare il livello.
Quale olio scegliere?
C’è poco da scegliere, soprattutto se non siamo esperti: è opportuno mettere l’olio consigliato dalla casa costruttrice o, quantomeno, seguire le indicazioni del proprio meccanico di fiducia. Tutti gli olii motore sono “multigrado”, cioè hanno delle caratteristiche tecniche di funzionamento in determinati range di temperature: tale classificazione è stabilita da SAE, Society of Automotive Engineers. I due valori es. 5W30: la prima cifra indica la viscosità dell’olio a temperature più rigide; la seconda cifra, più alta, indica la viscosità a temperature elevate.
Posso cambiarlo da solo?
Beh…in teoria sì! L’operazione, in genere, può essere fatta svitando il tappo dalla coppa dell’olio, raccogliendo l’olio esausto e conferendolo al CONOU (il consorzio che si occupa dello smaltimento degli olii esausti). Dopo lo svuotamento della coppa dell’olio, è opportuno richiudere la coppa con un nuovo tappo per garantire che non ci siano perdite. Per quanto riguarda le quantità da usare, è opportuno consultare il libretto di uso & manutenzione del proprio veicolo. Sarà necessario sostituire anche il filtro dell’olio motore (e, arrivati a questo punto, almeno quello dell’aria).
2) LIQUIDO REFRIGERANTE
Il liquido refrigerante NON È ACQUA. È quel liquido che ha l’arduo compito di mantenere il motore nel range di temperatura ottimale, nè troppo basso, nè troppo alto e di essere anche “antigelo”.
È un mix di acqua e glicole etilenico (un composto chimico) e specifichiamo che non va messa l’acqua perchè altrimenti potrebbe creare ruggine e, di conseguenza, oltre che sporcare e bloccare le tubazioni, perde la proprietà “refrigerante”. Il “glicol” invece ha la capacità di antigelo, se il liquido gelasse, oltre a non circolare nel suo percorso, aumenterebbe di volume rischiando di rompere l’impianto stesso.
Come si misura e come si aggiunge?
L’operazione è semplicissima, basta individuare la vaschetta del liquido e vedere se è compreso tra il “minimo” e il “massimo”.
Aggiungere liquido refrigerante è un’operazione più semplice di quella dell’olio motore poichè ci basta solo un imbuto.
ATTENZIONE: Se c’è POCO liquido potrebbe esserci una perdita nell’impianto o addirittura trafilare dalla testata.
3 + 4) LIQUIDO Freni & Servosterzo
Abbiamo deciso di mettere assieme questi due tipi di liquidi perchè “simili” tra loro, anche nel loro funzionamento. Tramite delle pompe, vengono spinti nel circuito tali da azionare la frenata o alleggerire la sterzata.
Generalmente non è un liquido che “si consuma”, per cui, qualora mancasse, è necessario individuare la causa del problema: Per quanto riguarda l’impianto dello sterzo, probabilmente ci sarà una perdita. Per quanto riguarda l’impianto frenante, oltre alla perdita, la causa potrebbe essere l’usura delle pastiglie freno. In questo caso non è necessasrio (anzi sconsigliato) aggiungere fluido per ripristinare livello, perchè un aumento del volume causerà rotture nell’impianto.
Possiamo fare un rabbocco momentaneo, ma il consiglio è andare SUBITO dal meccanico.
5) LIQUIDO Lavavetri
L’ultimo, ma non meno importante, è il liquido per lavare i vetri. Erroneamente e per pigrizia, non lo controlliamo mai, meno dei precedenti, eppure è un errore grave! L’operazione è la più semplice di tutte e consigliamo di mettere sempre degli additivi per lavare i vetri, in modo da detergere meglio e lasciare meno calcare. Non c’è un minimo od un massimo, come nei precedenti, è una vaschetta che può essere riempita fino all’orlo.
LIQUIDO lavavetri fatto in casa:
A differenza dei precedenti, qui possiamo essere più “artisti”, possiamo sbizzarrirci; I liquidi in commercio, a volte, nel mix hanno anche il metanolo che è pericoloso e velenoso.
Vogliamo proporvi una “soluzione” facile, sicura ed economica:
Di cosa abbiamo bisogno?
Acqua Distillata
Detergente per vetri
Detergente per piatti
Ammoniaca
Un contenitore da 5 litri circa
Versiamo 4 litri di acqua distillata (in modo da evitare il calcare) nella tanica, aggiungiamo un cucchiaio raso di sapone per piatti e circa 100ml e altri 100ml di ammoniaca. L’ammoniaca servirà per non creare aloni sul parabrezza. Scegliamo prodotti che non facciano molta schiuma. Agitiamo, mescoliamo e versiamo!
Per i mesi più freddi possiamo aggiungere circa 200ml di alcool denaturato, così da scongiurare l’eventuale congelamento del liquido che potrebbe portare rotture all’impianto.
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